domenica 17 febbraio 2013

Programmi a confronto 2

Mi sono avvalso del materiale trovato sul blog di Francesco Di Lillo che mi è sembrato abbastanza curato ed esaustivo ritenendo che le continue novità  o presunte tali emergano continuamente ogni giorno dalla campagna elettorale abbastanza difficile da seguire compiutamente
Il sito del Blog è il seguente: http://www.francescodilillo.it 
Ferdi

Riassunti dei programmi elettorali (al 6/02/2013)


Questi riassunti fanno parte della serie "Politiche 2013" il cui scopo è semplicemente quello di riportare in forma abbreviata, ma senza aggiunta di commenti o pareri personali o terzi, i programmi
elettorali di politici, partiti, movimenti e/o coalizioni che si presenteranno alle prossime elezioni politiche. E' un servizio per coloro (compreso me stesso) che desiderano votare informati.

La "Lettera agli italiani", di Beppe Grillo - Movimento 5 Stelle - ultimo aggiornamento 6/02/2013
Ecco il riassunto del programma elettorale del Movimento 5 Stelle, aggiornato ad oggi, 6 febbraio, con la "Lettera agli italiani", un "estratto" del programma completo pubblicato sul sito del movimento ( http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf   ):

"L’Italia deve diventare una comunità, nessuno deve essere lasciato indietro. [...]

I partiti sono i primi responsabili di questa situazione, hanno occupato lo Stato, lo hanno svenduto, spolpato da dentro. Ora, queste persone si presentano, grazie ai giornali e alle televisioni che controllano, come i salvatori della patria, proprio loro che l’hanno affossata, usata per i loro interessi.

L’Italia ha le tasse tra le più alte del mondo, uno dei maggiori debiti pubblici, un tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, che ha fatto emigrare in pochi anni un milione e mezzo di ragazzi italiani, diplomati, laureati con il sacrificio dei loro genitori. [...]

Tutti coloro che fanno parte di questo marcio sistema, devono andarsene, sparire, ma prima devono giustificare il loro eventuale arricchimento. Io non chiedo il tuo voto, non mi interessa il tuo voto senza la tua partecipazione alla cosa pubblica, il tuo coinvolgimento diretto, se il tuo voto per il M5S è una semplice delega a qualcuno che decida al tuo posto, non votarci. Questo Paese lo possiamo cambiare solo insieme, non c’è alternativa. [...]

20 punti per uscire dal buio:
Reddito di cittadinanza
Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa
Legge anticorruzione
Informatizzazione e semplificazione dello Stato
Abolizione dei contributi pubblici ai partiti
Istituzione di un “politometro” per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni
Referendum propositivo e senza quorum
Referendum sulla permanenza nell’euro
Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese
Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti
Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato
Massimo di due mandati elettivi
Legge sul conflitto di interessi
Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica
Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali
Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza
Abolizione dell’IMU sulla prima casa
Non pignorabilità della prima casa
Eliminazione delle province
Abolizione di Equitalia


L'Agenda di Mario Monti - ultimo aggiornamento 28/12/2012

Ecco i passaggi più importanti di ciascun argomento del programma elettorale di Mario Monti, così come illustrati nel documento "Cambiare l'Italia, riformare l'Europa, agenda per un impegno comune." (http://www.agenda-monti.it/wp-content/uploads/2012/12/UnAgenda-per-un-impegno-comune-di-Mario-Monti.pdf ):
Italia, Europa, Mondo
La strada per la crescita
Costruire una economia sociale di mercato, dinamica e moderna
Cambiare mentalità, cambiare comportamenti

1. ITALIA, EUROPA, MONDO

Per contare nell’Unione europea non serve battere i pugni sul tavolo. [...] Per questo l'Italia, paese contributore netto al bilancio europeo [...] deve chiedere all'Europa politiche orientate nel senso di una maggiore attenzione alla crescita [...].[...] L’Italia deve confermare il proprio impegno al rispetto delle regole di disciplina delle finanze pubbliche e ad assumere le priorità strategiche definite in sede europea e le raccomandazioni specifiche che l’Unione europea rivolge ogni anno [a tutti gli] Stati Membri [...].
La collocazione geografica dell’Italia al centro del Mediterraneo impone di guardare con più coraggio e con una visione strategica ai grandi cambiamenti politici, economici e civili suscitati dalla primavera araba e di sostenere percorsi di vera democratizzazione.


2. LA STRADA PER LA CRESCITA

Debito pubblico. Con un debito pubblico che supera il 120% del PIL non si può seriamente pensare che la crescita si faccia creando altri debiti. [...] Lo spread conta per le imprese e i lavoratori, perché finanziare il debito pubblico costa agli italiani €75 miliardi in interessi annuali, ovvero circa il 5% del PIL. Per questo il Paese dovrà continuare l’impegno per il risanamento dei conti pubblici in coerenza con gli obblighi europei in materia di disciplina delle finanze pubbliche.

Fisco. L’aggiustamento fiscale compiuto quest’anno a prezzo di tanti sacrifici degli italiani ha impresso una svolta. Con l’avanzo primario raggiunto, il debito è posto su un sentiero di riduzione costante a partire dal prossimo anno. [...] Per la prossima legislatura occorre un impegno, non appena le condizioni generali lo consentiranno, a ridurre il prelievo fiscale complessivo, dando la precedenza alla riduzione del carico fiscale gravante su lavoro e impresa. Questa va comunque perseguita anche trasferendo il carico corrispondente su grandi patrimoni e sui consumi che non impattano sui più deboli e sul ceto medio.

Eliminare gli sprechi. Spending review non vuol dire solo “meno spesa”, ma “migliore spesa”. Deve proseguire l’azione di riduzione e riqualificazione della spesa corrente, salvaguardando tuttavia la spesa per investimenti produttivi per le infrastrutture, la ricerca e l’istruzione [...]. Riqualificare la spesa pubblica [...] valutando [...] efficienza ed efficacia. 

Amministrazione Pubblica e Fondi europei. Entro i primi 100 giorni di attività del nuovo governo dovrà essere lanciata una consultazione per identificare le 100 procedure da eliminare o ridurre con priorità assoluta. L’altra priorità è accrescere [...] l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, in particolare dell’amministrazione giudiziaria, elemento chiave per la competitività delle imprese. [...] Deve essere introdotto un principio generale di trasparenza assoluta della pubblica amministrazione, secondo il modello del Freedom of Information Act degli Stati Uniti e del Regno Unito.

Lo spreco dei fondi strutturali dell’Unione europea [...] è uno scandalo che il nostro Paese non può più permettersi. [...] Incrementare la capacità delle amministrazioni di promuovere progetti finanziabili da parte dei Fondi strutturali dell’UE, con un obiettivo preciso: l’utilizzazione totale dei contributi disponibili.

Liberalizzazioni. E’ necessario impegnarsi a proseguire e intensificare la politica di apertura dei mercati dei beni e dei servizi, [...] nonché di rimozione dei vincoli che limitano in essi la concorrenza [...]. Bisogna fare della Legge Annuale sulla Concorrenza lo strumento regolare di una periodica azione di rimozione di vincoli e blocchi che ingessano l’economia e di maggior tutela dei consumatori.

Rivitalizzare l'industria italiana. Occorre aumentare gli investimenti in ricerca e innovazione, attraverso il credito strutturale di imposta. Bisogna facilitare l’introduzione di nuove forme di finanziamento per migliorare l’accesso al credito e promuovere misure che facilitino la crescita dimensionale delle nostre imprese. 

[...] Occorre continuare a lavorare per la riduzione del costo dell’energia. Occorre completare la riforma della giustizia civile. Serve infine lavorare sulla produttività totale dei fattori e sul costo del lavoro per diminuire quel divario con gli altri Paesi europei che crea uno squilibrio di competitività. Bisogna quindi continuare sulla strada del decentramento della contrattazione salariale lungo il solco dell’accordo tra le parti sociali dell’ottobre scorso.

L’Italia è un paese dove mancano capitali per investimenti e crescita. Bisogna puntare a raggiungere un livello di investimenti diretti esteri vicino alla media europea, che potrebbe portare fino a circa 50 miliardi di euro in più di investimenti l’anno.

Istruzione, formazione professionale e la ricerca. La scuola e l’università sono le chiavi per far ripartire il Paese e renderlo più capace di affrontare le sfide globali. [...] Il modello organizzativo deve cambiare puntando su autonomia e responsabilità come principi fondanti. Da subito occorre completare e rafforzare il nuovo sistema di valutazione centrato su INVALSI e INDIRE [...]. Occorre inserire con gradualità meccanismi di incentivazione dei dirigenti scolastici basati sulla valutazione del rendimento della struttura ad essi assegnata, e degli insegnanti, ad esempio attraverso un premio economico annuale agli insegnanti che hanno raggiunto i migliori risultati. [...] Occorre assicurare a ogni adolescente che esce da un ciclo scolastico un servizio efficiente di orientamento scolastico e professionale. Man mano che si riduce il costo del debito pubblico e si eliminano spese inutili, possiamo creare nuovi spazi per investimenti nell'istruzione.

In materia di ricerca, occorre proseguire e affinare il progetto avviato dall’ANVUR per il censimento e la valutazione sistematica dei prodotti di ricerca. Bisogna inoltre rilevare per ogni facoltà in modo sistematico la coerenza degli esiti occupazionali a sei mesi e tre anni dal conseguimento della laurea, rendendo pubblici i risultati. E’ prioritario accrescere gli investimenti nella ricerca e nell'innovazione, incentivando in particolare gli investimenti del settore privato, anche mediante agevolazioni fiscali e rafforzando il dialogo tra imprese e università.

Italia 2.0: l'Agenda digitale. [...] Continuare il lavoro avviato e rafforzarlo lungo i quattro assi delle connessioni infrastrutturali a banda larga e ultra larga, delle smart communities/smart cities, della introduzione dell’approccio “open data” rendendo tutti i dati della pubblica amministrazione accessibili e scambiabili on line, la diffusione del “cloud computing”, per unire e condividere dati provenienti da più istituzioni e dell’e-government [...].

Economia verde. L’economia verde non può essere “altro” dall'economia, ma è parte integrante dell’economia. Le regole devono essere chiare e ragionevoli ma bisogna essere intransigenti verso chi le viola. Serve puntare ad un risultato di abbattimento degli smaltimenti (in Italia riguarda tra il 50-60% dei rifiuti. Per questo serve promuovere l’innovazione aprendo i mercati a prodotti realizzati con materiali riciclati [...] e alla produzione e l’utilizzo di materie prime biodegradabili. Serve infine [...] riportare allo Stato le decisioni in materia di infrastrutture energetiche e l’introduzione, sulla base dell’esperienza dei Paesi nordeuropei, dell’istituto del “dibattito pubblico”.

La politica agricola. [...] Occorre fermare la cementificazione e limitare il consumo di superficie agricola come proposto nel disegno di legge per la valorizzazione delle aree agricole e il contenimento del consumo del suolo. [Con] un piano di gestione integrata delle acque si può tutelare il territorio sia dal rischio di dissesto idrogeologico che di carenza idrica.

Arte e Turismo. Intese con le fondazioni di origine non bancaria o forme calibrate di partnership pubblico-privato potrebbero consentire un allargamento dello spettro delle iniziative finanziabili. Musei, aree archeologiche, archivi, biblioteche devono essere accessibili ai cittadini e ai turisti in modo più agevole e la qualità dell’offerta deve migliorare [...].

3. COSTRUIRE UNA ECONOMIA SOCIALE DI MERCATO, DINAMICA E MODERNA
Riforma delle pensioni e mercato del lavoro. Al primo posto delle priorità vi è l’esigenza di un’efficace informazione ai singoli lavoratori circa le pensioni che essi possono ragionevolmente attendersi di ricevere [...]. La modernizzazione del mercato del lavoro italiano richiederà inoltre di intervenire per: una drastica semplificazione normativa e amministrativa in materia di lavoro; il superamento del dualismo tra lavoratori sostanzialmente dipendenti protetti e non protetti; ridurre a un anno al massimo il tempo medio del passaggio da un’occupazione all'altra; coniugare [...] flessibilità delle strutture produttive con  [...] sicurezza economica e professionale dei lavoratori nel mercato del lavoro; spostare verso i luoghi di lavoro il baricentro della contrattazione collettiva.

Lavoro. Rilanciare occupazione giovanile [attraverso un Piano di] incentivi a sostegno della formazione e dell’inserimento nel mercato del lavoro e con forme di detassazione per chi assume lavoratori tra i 18 e i 30 anni. Promuovere l’invecchiamento attivo, incentivando l’assunzione di persone anziane, e offrendo agli over 55 disoccupati e non ancora in possesso dei requisiti per la pensione un sostegno del reddito collegato alla loro disponibilità al lavoro.

Donne. Occorre una detassazione selettiva dei redditi di lavoro femminile, per dare una spinta decisiva all'occupazione delle donne. Servono robuste politiche di conciliazione famiglia-lavoro [...] ed un ampliamento del congedo di paternità.

Welfare. [...] Due alternative. O cercare di conservare il welfare state com’è, rassegnandoci a tagli e riduzioni di servizi per far fronte ad una spesa sempre crescente. O provare a rendere il sistema più razionale e aperto all'innovazione.[...] Potenziare l’assistenza domiciliare dei parzialmente sufficienti e dei non autosufficienti. Dare attuazione alla riforma dell’ISEE per rendere più obiettivo e trasparente l’accesso alle prestazioni agevolate di oltre 20 milioni di italiani, con una particolare attenzione alle famiglie numerose e per quelle con figli molto piccoli. Bisogna riconoscere e valorizzare il ruolo del volontariato.

Società aperta. Merito e mobilità sociale. Occorre aprire professioni e mercati ai giovani e ai nuovi entranti e garantire l’accesso alla pubblica amministrazione basato su concorsi generali e imparziali. Occorre ridurre lo spazio per i condizionamenti della politica nelle carriere amministrative e professionali [...]. Il merito e la produttività dovranno essere gli elementi essenziali per la valutazione del lavoro svolto da tutti i dipendenti pubblici e per la parametrazione delle pubbliche retribuzioni. 

Bisogna sostenere le nuove idee imprenditoriali [...]. Servono infine strumenti che incoraggino a essere più mobili, più intraprendenti, ad esempio con più borse di studio e orientamento professionale per i giovani che meritano ma non hanno minori mezzi personali e familiari, con agevolazioni fiscali che facilitino la mobilità geografica nello studio e nel lavoro, con misure che rendano più facile conciliare la vita privata e professionale, soprattutto per le coppie giovani.

Famiglia. L’Italia deve tornare [...] a fare bambini. Va incoraggiata la [...] creazione di asili nido, l’adozione di incentivi fiscali e contributivi a sostegno della natalità e per le famiglie numerose, va favorito l’accesso alla casa. I congedi parentali devono essere più articolati ed estesi. In una società che [...] dovrà fare i conti con un crescente numero di anziani, vanno promosse reti capillari ed efficienti di assistenza a domicilio dei parzialmente sufficienti e dei non autosufficienti [...].

4. CAMBIARE MENTALITA', CAMBIARE COMPORTAMENTI
Riformare le Istituzioni. [...] La prossima legislatura dovrà affrontare, da subito, il tema di come rendere le decisioni più efficaci e rapide, come riformare il bicameralismo e ridurre i membri del Parlamento. Il primo atto del nuovo Parlamento deve essere la riforma della legge elettorale, così da restituire ai cittadini la scelta effettiva dei governi e dei componenti delle Camere.

Federalismo e autonomie responsabili. Un federalismo responsabile e solidale che non scada nel particolarismo e nel folclore [...].

Metodo. [...] Bisogna introdurre una regolazione dell’attvità delle lobby, bisogna assicurare una logica di monitoraggio e di valutazione della legislazione così da assicurare trasparenza, costante informazione sullo stato di attuazione dei provvedimenti, una valutazione oggettiva dei risultati ottenuti come base per le nuove riforme. Bisogna armonizzare i bilanci pubblici.

Meno casta, meno costi. La politica dei cittadini. I cittadini devono essere meno comprensivi verso la cattiva politica e i comportamenti non virtuosi di coloro che hanno responsabilità politiche, a tutti i livelli. Drastica riduzione dei contributi pubblici anche indiretti ai partiti e ai gruppi parlamentari e dei rimborsi elettorali, con l’introduzione di una disciplina di trasparenza dei bilanci con la perfetta tracciabilità dei finanziamenti privati e una soglia massima per gli stessi contributi. Chi riveste cariche pubbliche dovrà dichiarare i propri interessi economici e patrimoniali al momento dell’ingresso in carica e alla fine del suo incarico, in modo da verificare eventuali casi di arricchimento indebito. Va previsto il divieto di cumulo tra indennità parlamentare e le retribuzioni da altre attività professionali.

Corruzione, evasione fiscale, economia sommersa. Va introdotta una coerente disciplina del falso in bilancio e completata la normativa sull’anticorruzione, l’antiriciclaggio e l’autoriciclaggio. Va rivista la riduzione dei termini di prescrizione per garantire in modo più adeguato l’azione di prevenzione e contrasto di diversi gravi reati, va introdotta una disciplina sulle intercettazioni e una più robusta disciplina sulla prevenzione del conflitto di interesse.

Giustizia, sicurezza, criminalità organizzata e mafie. Le procedure per le gare d'appalto devono diventare più trasparenti e controllabili facendo in modo che l'utilizzo della stazione unica appaltante diventi la regola, [insieme] alla nuova gestione della certificazione antimafia e dei controlli dei cantieri per le gare pubbliche [...].

Altrettanto rilevante è l'impegno per sottrarre ai mafiosi le ricchezze accumulate, rendendo più efficienti le procedure di sequestro, confisca e riuso dei beni. [...] Deve continuare la preziosa esperienza del riutilizzo sociale dei beni sottratti alle mafie, un segnale preciso ed inequivocabile nei territori della scelta di campo dei cittadini. Per quanta riguarda le infiltrazioni mafiose nella vita politica la legge sull'incandidabilità manda un segnale preciso. Bisogna andare anche oltre, seguendo ad esempio il codice di autoregolamentazione dei partiti preparato dalla Commissione Antimafia.

Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale - ultimo aggiornamento 4/01/2013

Ecco i punti principali del manifesto-programma elettorale di Fratelli d'Italia, di Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa, così come illustrato nelle pagine on line del movimento (http://www.fratelli-italia.it/index.php/programma):

1) Persona e popoli, il futuro dell’ Italia e dell’Europa.
Apparteniamo all'Italia e siamo europeisti, perché crediamo nell’Europa dei popoli, ma non in quella della finanza e delle oligarchie [...].

Le scelte:
[...] Passaggio dall’Europa economica a quella politica e la conseguente elezione diretta del presidente della Commissione [...].
Trasformazione della Banca centrale europea in prestatore di ultima istanza per proteggere l'euro dagli attacchi speculativi, mantenendo la sua indipendenza funzionale e coordinandosi con le altre istituzioni rappresentative.
Apertura di una fase costituente per modernizzare le istituzioni italiane con una più moderna ed efficiente Costituzione.
Passaggio [...] a una Repubblica presidenziale, con elezione diretta del Presidente della Repubblica e rafforzamento dei poteri dell'esecutivo.
Eliminazione del “bicameralismo perfetto”: una sola camera legislativa e un Senato delle regioni e delle autonomie locali.
Dimezzamento del numero di parlamentari.
Equiparazione in Costituzione dell'elettorato attivo e passivo per le elezioni di Camera e Senato, eliminazione di ogni altro vincolo di età per ricoprire incarichi istituzionali, a partire da quello di Presidente della Repubblica.

2) Una nuova etica pubblica
Gli scandali hanno travolto politici, amministratori e dipendenti dello Stato. Una situazione che pone l'Italia agli ultimi posti nelle classifiche internazionali sulla corruzione [...].

Le scelte:
Incandidabilità a vita per chi è stato condannato in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione. [...]
Equiparazione dei partiti politici agli enti pubblici con obbligo di bilancio, rendicontazione, pubblicità, limiti e modalità di spesa [...].
Introduzione in Costituzione del principio di equità tra le generazioni e valutazione d’impatto generazionale per le leggi in via di approvazione [...].
Rimozione delle progressioni di carriera per anzianità nella pubblica amministrazione, introducendo valutazioni obiettive di merito e indipendenti per stabilire livelli di responsabilità e relativi stipendi [...].

3) Aggredire sprechi e privilegi
Il privilegio è il primo nemico del merito, perché scaturisce da rendite di posizione e non dalla qualità del lavoro [...].

Le scelte:
Introduzione di rigorosi criteri di merito per l’accesso alle cariche amministrative [...]. Creazione di una nuova Scuola di Pubblica Amministrazione, fatta di eccellenze e integrata con i parametri europei.
Applicazione del tetto ai compensi pubblici.
Revoca delle pensioni d’oro [...] pagate con i soldi pubblici. [...]. Oltre una determinata soglia devono essere calcolate col metodo contributivo.
Revoca dei vitalizi d'oro, maturati dopo pochi anni di servizio e cumulabili gli uni agli altri senza alcun limite né criterio. Siano calcolati tutti con il metodo contributivo.
Stop ai bonus in busta paga ottenuti per anzianità e non per merito.
Abolizione degli sprechi proliferati negli anni e non più sostenibili [...]

4) Abbattere il debito, ridurre la spesa 
Nella giornata di oggi nasceranno in Italia 1369 bambini. Ognuno di loro troverà ad attenderlo 33mila euro di debiti [...].

Le scelte:
Ridurre lo stock del debito.
Alienazione di parte del patrimonio immobiliare pubblico e valorizzazione delle concessioni di Stato.
Vendita delle società reputate non “strategiche” partecipate dal Tesoro, dalle Regioni e dagli enti locali.
Stipula immediata di un accordo con la Svizzera, come fatto da Germania, Austria e Regno Unito, per tassare i capitali nascosti dagli evasori italiani [...].
Ridurre la spesa pubblica:
Riduzione della spesa pubblica, tagliando gli sprechi e le inefficienze.
Lo Stato torni a svolgere il ruolo che gli è proprio [...] [continuando] a svolgere poche cose, quelle che [gli] riescono bene, e a un giusto costo per la collettività, senza abbandonare le sue funzioni vitali: sanità, giustizia, istruzione, sicurezza, difesa, servizi essenziali e strategici. Tutto il resto deve essere lasciato alla libera concorrenza.
Interventi sulle entrate dello Stato:
Lotta all’evasione fiscale. L'imposta annua evasa in Italia è stimata tra 120 e 180 miliardi [...]. L’azione di contrasto all'evasione deve concentrarsi su attività criminali, Big Company e banche che compongono oltre i 2/3 dell'evasione totale. [...]
Introduzione, nei settori a forte sospetto evasione, del “contrasto d’interessi” tra chi fornisce un bene o servizio e chi l’acquista con il sistema della detraibilità del titolo fiscale [...].
Pieno utilizzo dei fondi comunitari. [...] Abbattere la farraginosità delle procedure attuative [...], [introduzione di] sistemi automatici di sussidiarietà dello Stato centrale per le Regioni in ritardo con l’utilizzo dei fondi di propria pertinenza. Obiettivo zero sprechi.
Risvegliare il più grande contribuente d'Italia: la crescita economica [...].

5) Crescere, per non morire
Certe volte appare incredibile come il settore privato italiano sia riuscito a restare competitivo; nonostante un contesto drammatico, fatto da una pubblica amministrazione inefficiente, una tassazione infernale, una carenza cronica di infrastrutture, un ginepraio di leggi e ostacoli, una forte presenza della criminalità [...]

FRATELLI d’ITALIA – Centrodestra Nazionale nasce proprio con l’obiettivo di riprendere e far proprie le sfide innovative che il PdL non ha saputo portare a compimento, muovendo anzitutto nella direzione di sostegno all’impresa ed al lavoro.

Le scelte:
Riduzione della pressione fiscale [...]. Introdurre in Costituzione un tetto alla tassazione al 40% nel rapporto tra entrate tributarie e Prodotto interno lordo.
Rispetto dello statuto dei contribuenti [...].
Abrogazione dell’imposta sulla prima casa [...]
Rivedere il patto di stabilità per i piccoli Comuni, differenziando il trattamento della spesa corrente dalla spesa in investimenti.
Semplificazione e facilitazione della contribuzione [...].
[...] Superare il principio della spesa storica accelerando il passaggio al meccanismo dei costi standard.
Regole semplici per ridurre il carico di norme e adempimenti burocratici per le imprese [...].
Ripresa degli investimenti e delle infrastrutture [...]
[...] Politica europea finalizzata alla crescita: eurobond, project bond e, insieme, l’esclusione degli investimenti infrastrutturali dal computo del deficit rilevante ai fini del rispetto degli obiettivi del fiscal compact.

6) Difendere la specificità della nostra economia
[...] Le scelte:
Politiche di deducibilità fiscale dei mezzi propri messi in azienda [...].
Incentivi alla consortazione, verticale ed orizzontale, di PMI compatibili per Distretti, cicli o merceologie di produzione o ambiti di commercializzazione [...].
Investimento nelle professioni, cui devono essere delegate funzioni sempre più ampie nell'ambito dell’offerta dei servizi pubblici e nelle modalità di intermediazione [...].

7) Un nuovo sistema del credito è possibile
Non si intende demagogicamente affibbiare agli istituti di credito la colpa della crisi, trovando un facile capro espiatorio contro cui convogliare la rabbia della gente. Proprio perché il ruolo che rivestono le banche nel sistema economico è strategico occorre ripensarle [...].

Le scelte:
Vigilanza degli Stati e delle istituzioni europee sul rispetto dei patti [con gli istituti bancari] [...].
Varo di una legge che separi le banche d’investimento da quelle commerciali [...]. Divieto di speculazioni finanziarie e operazioni ad alto rischio con i soldi dei correntisti [...].
Valorizzazione dei Confidi patrimonializzandone adeguatamente i relativi fondi di garanzia e riconoscendo agli stessi il ruolo essenziale di sostegno al sistema imprenditoriale.
Patto Stato-Regioni per utilizzare i piani operativi regionali del Fondo sociale europeo in tutte le Regioni per progetti di microcredito, a sostegno delle piccole imprese e dei lavoratori autonomi [...].
Introduzione di un tetto massimo ai compensi dei manager e di vincoli alla distribuzione dei dividendi per gli istituti di credito che si avvalgono del fondo di garanzia per le banche italiane introdotto nel ‘Salva Italia’.

8) Un futuro di lavoro
La crescita economica è la condizione necessaria per ridurre la disoccupazione. Quando le aziende chiudono, non c'è forma del mercato del lavoro che possa tutelare l'occupazione [...].

La scelte:
Riduzione del cuneo fiscale nei primi anni di assunzione di un nuovo lavoratore.
Rafforzamento dell'apprendistato come transizione tra formazione e lavoro [...].
Conclusione della riforma del lavoro secondo il principio dei pari diritti di tutti i lavoratori. Riforma che si ispiri al Contratto Unico per tutti [...].
Incentivazione a forme di partecipazione agli utili da parte dei lavoratori.
Sistema unico di ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori e rafforzamento delle politiche attive.
Valorizzazione [...] dell'artigianato di qualità.
Introduzione dell'orientamento al lavoro e dell’educazione all’imprenditorialità nelle materie scolastiche di ogni istituto secondario [...].
Apertura ed incentivazione al ricorso della contrattazione aziendale, di distretto o territorio [...].

9) La rivoluzione del welfare
La grande sfida è passare da un sistema di assistenza in gran parte inefficiente e costoso che pone il cittadino come assistito passivo, a un sistema meno costoso che assicuri pari o miglior servizi [...].

Le scelte:
Istituzione dei voucher sociali per rendere libero il cittadino di scegliersi la struttura presso cui rivolgere le proprie richieste [...].
Investimento sostanziale sul Terzo Settore in quanto parte sociale [...].
Superamento della dicotomia (e talvolta del conflitto) tra pubblico e privato: incentivare le aziende che si impegnano nella ‘responsabilità sociale d’impresa’.
Inserimento lavorativo delle categorie svantaggiate: [...] persone in difficoltà non solo “assistite”, ma parte attiva e risorsa socio-economica della comunità.
Attuazione di politiche di sussidiarietà fiscale attraverso la stabilizzazione del 5x1000 in modo che non sia soltanto il pubblico a farsi carico dei servizi sociali, ma anche i contribuenti [...].
Semplificazione, incentivazione e promozione delle agevolazioni fiscali per i privati cittadini e le aziende che donano risorse a enti non commerciali e non lucrativi.

10) Una giustizia che funzioni
Se la giustizia non funziona, non funzionano: lo Stato, l’Amministrazione, l’economia [...].

Le scelte:
Nel civile
[...] vanno promosse e incentivate forme alternative di risoluzione delle controversie a cui accedere su base volontaria, con costi contenuti e procedimenti certificati [...]. Il carico residuo dovrà essere assegnato ai magistrati [...].

Nell'amministrativo
Il contenzioso amministrativo va prevenuto aumentando e garantendo le forme di partecipazione dei privati ai procedimenti amministrativi e incentivando il ricorso agli accordi [...].

Nel penale
[...] La stessa azione penale deve essere riequilibrata limitando i margini di discrezionalità posti in capo ai magistrati [...].
Le carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti devono essere separate. [...]Controllo sull'operatività dei magistrati [che] devono poter rispondere in sede civile dei propri illeciti comportamenti [...].
Il sistema del calcolo della pena e i calmieratori della sua effettività vanno semplificati e destrutturati [...].
Le pene alternative alla detenzione devono essere la regola e non l'eccezione. [...] La formazione e il lavoro devono essere al centro del processo di pena e di riabilitazione dei condannati.
La segretezza istruttoria deve essere preservata con responsabilità diretta della magistratura.
Le forze dell'ordine devono essere incrementate negli uomini e migliorate nella tecnologia dei mezzi utilizzati [...].
La videosorveglianza pubblica deve essere migliorata e integrata con quella privata [...].

11) La tutela della natalità e delle famiglie
L’Italia resta in una condizione di crescita zero; il tasso di natalità è tra i più bassi d’Europa. Tutti i dati disponibili descrivono un’emergenza sociale che mette a rischio il diritto alla vita nel presente e nel futuro [...].

Le scelte:
Introduzione del quoziente familiare [e sua applicazione] come criterio di selezione per le agevolazioni [...] basato su parametri che riducono il valore ISEE. Riguardano il numero dei figli, l’età, la condizione di disoccupazione e la presenza di disabilità in famiglia.
Possibilità di accesso al periodo di astensione lavorativa, specialmente nel primo anno di vita, per entrambi i genitori.
Iva al 4% sui prodotti per l’infanzia.
Piena applicazione della legge 194 sull’aborto, finora inapplicata nella parte che tenta di rimuovere le cause economiche e sociali che portano a rinunciare alla maternità.
Rilancio dell’occupazione femminile, garantendo il part-time e diffondendo il telelavoro [...].
Potenziamento dell’offerta pubblico-privata degli asili nido, anche mediante la promozione di forme associative di gestione [...]
Forme d’incentivo per l'apertura degli asili nido sul posto di lavoro, condominiali e in case private secondo il modello dei Tagesmutter.
Introduzione di una concreta politica abitativa per le giovani coppie. Rifinanziamento del Fondo di garanzia per l'acquisto della prima casa per le giovani coppie e i precari.
[...] Siamo favorevoli e auspichiamo l’allargamento dei diritti civili a ogni tipo di unione che intenda essere manifestamente riconosciuta, ma rivendichiamo al contempo la tutela della famiglia intesa come nucleo fondato sull'unione di un uomo e una donna cui riteniamo debba essere esclusivamente destinato il compito di crescere figli naturali o adottivi.

12) L'Italia tra cultura e turismo
L'Italia possiede ricchezze ben più rare e preziose del petrolio, oltretutto inesauribili: la cultura, l’arte e il paesaggio.

Le scelte:
Intervento con strumenti per sviluppare una politica di sistema, [insistendo] su potenziamento della rete di servizi e investimenti sulla formazione degli operatori.
Investimento sul turismo e promozione del marchio “Italia” [...].
Forte ed incentivante politica di defiscalizzazione [...] a favore del privato che intenda investire in infrastrutture connesse al turismo [...].
Formazione decisa, moderna, innovativa degli operatori e riqualificazione di quelli esistenti [...].
Avvicinamento della scuola e dell’università al mercato del lavoro [...].
Accesso alle Soprintendenze per i giovani [...].
Finanziamento dei Beni culturali con i Beni culturali [...].
Restauro del pubblico con il privato [...].
Valorizzazione dell’esistente invisibile [...].
Agevolazione della fruizione del patrimonio culturale da parte della popolazione [...].
Studio e realizzazione di nuovi media per il patrimonio artistico [...].
Il rischio snaturamento delle città storiche sotto i colpi delle esigenze commerciali va controllato e contrastato [...].

13) Costruire il futuro partendo da scuola e università
L’Italia deve ripensare il suo sistema educativo: la scuola e l’università devono tornare ad occupare quel ruolo centrale di formazione della persona che fa di esse un fattore insostituibile per lo sviluppo culturale e professionale della Nazione.

Le scelte:
Riavviamento del processo di autonomia amministrativa e finanziaria delle istituzioni scolastiche e universitarie [...].
Revisione della geografia delle istituzioni universitarie sul territorio nazionale, per cancellare le duplicazioni, le sedi inutili e abbattere i costi di gestione.
Implementazione dei sistemi di valutazione e di aggiornamento culturale e professionale della classe docente [...].
Incentivazione dell’apertura delle istituzioni scolastiche e universitarie oltre l’orario didattico [...] per sviluppare attività rivolte agli studenti, alle loro famiglie e al territorio.
Potenziamento dell’educazione motoria e sportiva sia nella scuola primaria sia nella scuola secondaria di primo e secondo grado.
Attenzione al problema della sicurezza di tutte le strutture scolastiche, rendendo immediatamente disponibili i fondi destinati all'edilizia scolastica già stanziati [...].
Affermazione della centralità della funzione docente nella società della conoscenza [...]
Snellimento delle procedure burocratiche per sostenere la mobilità europea degli studenti italiani [...].
Ripartizione del Fondo di finanziamento ordinario alle università non solo sulla base di criteri [...] come il numero degli iscritti, ma soprattutto su parametri di efficienza, eccellenza, qualità dei servizi e della ricerca [...]. Una quota del Fondo deve essere, inoltre, destinato obbligatoriamente al finanziamento di assegni di ricerca e della borse di dottorato.
Istituzione del Fondo per il prestito d’onore.

14) La rete e la rivoluzione digitale: una grande opportunità
L’Unità nazionale va garantita anche attraverso le infrastrutture digitali. Il digital divide, limita le possibilità di integrazione sociale e culturale, ma anche lo sviluppo economico.

Le scelte:
[...] Diffusione della banda larga su tutto il territorio nazionale entro il 2013 e banda ultra larga al 50% della popolazione entro il 2015.
Sostegno allo sviluppo di start up o progetti d’impresa che agiscono nel comparto della internet economy [...].
Riduzione al 4% dell’Iva sull'acquisto e la vendita online di contenuti digitali per sviluppare le attività di e-commerce.
Proposta d’inserimento di crediti formativi agli studenti che s’impegnano alla formazione delle generazioni non “computer literate” [...].
Promozione e sostegno per progetti di formazione sullo sviluppo della digitalizzazione delle Pmi, in collaborazione con università e operatori di rete e di tlc.

15) I nuovi italiani: immigrazione e integrazione
Nessuna nazione può ospitare più persone di quante ne possa accogliere e assistere. Non c’è niente di ‘umanitario’ nell'aprire indiscriminatamente le frontiere, per poi destinare a una vita di marginalità e povertà chi entra in Italia.

Le scelte:
Rafforzamento del meccanismo degli accordi bilaterali con gli Stati di provenienza degli stranieri [...].
Inasprimento contro i nuovi mercanti di esseri umani, la diffusione del lavoro nero, del caporalato e dello sfruttamento.
Introduzione meccanismi di incentivo all'apprendimento della lingua, della cultura e della Costituzione italiane.
Introduzione, a richiesta e senza demagogici automatismi, del diritto alla cittadinanza italiana per le “seconde generazioni”, non per semplice nascita sul territorio nazionale, ma [per chi] dimostra piena integrazione e volontà di ottenimento della cittadinanza [ed] è da reputarsi titolato ad averla.

16) Ambiente e paesaggio: strategie per il territorio
Lo sviluppo è un obiettivo che ha in sé contrasti con il rispetto dell’ambiente. Un partito conservatore moderno si definisce in ragione della volontà di avere cura per terra, aria, acqua, vita, per trasmettere il patrimonio ereditato alle generazioni future.

Le scelte:
Priorità al risparmio energetico, [al rilancio delle] fonti rinnovabili [...].
Investimento sul consumo di prodotti locali, a partire dall’agricoltura [...].
[...] Premialità verso chi opera senza il ricorso agli Ogm [...].
Niente discariche né inceneritori: è l’obiettivo strategico a cui tendere nel medio-lungo periodo [...]. Produrre meno rifiuti, vietare imballaggi inutili e costosi, reintrodurre il vuoto a rendere, fare la raccolta porta a porta, sviluppare la filiera industriale dei materiali riciclati [...].
Incentivazione del sistema premiale per la gestione del territorio e del paesaggio [...] Si agli alberghi diffusi, ai borghi dei mestieri, ai servizi per i circuiti culturali e i distretti turistici, agli incentivi per il recupero e le ristrutturazioni degli immobili di valenza storica. Promozione delle delocalizzazioni dalle zone rosse, e quindi a rischio, con crediti edilizi.
Sviluppo eco-sostenibile delle città conciliando rispetto dell’ambiente, qualità della vita e servizi per la collettività [...].


Coalizione Italia Bene Comune (PD-SEL-PSI-CD) - ultimo aggiornamento 16/01/2013

Elezioni 2013: Coalizione "Italia Bene Comune" (PD-SEL-PSI-CD)
Ecco i punti principali del programma elettorale della coalizione di centrosinistra "Italia Bene Comune", composta da Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Partito Socialista Italiano e Centro Democratico, così come illustrato nella Carta d'intenti disponibile sul sito del Partito Democratico (http://www.partitodemocratico.it/Allegati/carta_intenti_coalizione.pdf):

Carta d’Intenti
Noi democratici e progressisti ci riconosciamo nella Costituzione repubblicana, [...] vogliamo contribuire al cambiamento dell’Italia, alla ricostruzione delle sue istituzioni, alla pienezza sua della vita democratica, [quindi] promuoviamo le elezioni primarie [per] scegliere il candidato comune dei democratici e dei progressisti alla guida del governo del nostro Paese.

La prossima legislatura dovrà affrontare tre compiti decisivi. Guidare l’economia fuori dalla crisi. Ridare autorità, efficienza e prestigio alle istituzioni e alla politica, ripartendo dai principi della Costituzione. Rilanciare l’unità e l’integrazione politica dell’Unione Europea. [...]

Europa
La crisi che scuote il mondo mette a rischio l’Europa e le sue conquiste di civiltà. Ma [dall'Europa] viene la sola possibilità di salvare l’Italia [...]. La prossima maggioranza dovrà avere ben chiara questa bussola: nulla senza l’Europa. [...]

Agiremo in due direzioni. In primo luogo, rafforzando la piattaforma dei progressisti europei. [...] Adesso c’è bisogno di correggere la rotta, accelerando l’integrazione politica, economica e fiscale, vera condizione di una difesa dell’Euro e di una riorganizzazione del nostro modello sociale. In secondo luogo, bisogna portare a compimento le promesse tradite della moneta unica e integrare la più grande area economica del pianeta in un modello di civiltà che nessun’altra nazione o continente è in grado di elaborare.

[...] La prossima sarà una legislatura costituente in cui il piano nazionale e quello continentale saranno intrecciati stabilmente. Una legislatura nella quale l’orizzonte ideale degli Stati Uniti d’Europa dovrà iniziare ad acquistare concretezza in una nuova architettura istituzionale dell’eurozona.

Democrazia
Dobbiamo sconfiggere l’ideologia della fine della politica e delle virtù prodigiose di un uomo solo al comando. [...] Il populismo è il principale avversario di una politica autenticamente popolare. [...]

La sola vera risposta al populismo è la partecipazione democratica. [...] L’autonomia, la responsabilità e la libertà femminile sono una leva per la crescita e una risposta alla crisi democratica. [...]

Difesa intransigente del principio di legalità, lotta decisa all’evasione fiscale, al contrasto severo dei reati contro l’ambiente, al rafforzamento della normativa contro la corruzione e a un sostegno più concreto agli organi inquirenti e agli amministratori impegnati contro mafie e criminalità [...]. La rigorosa applicazione del codice etico approvato dalla Commissione antimafia è per noi inderogabile per le candidature a tutti i livelli.

Sulla riforma dell’assetto istituzionale, siamo favorevoli a un sistema parlamentare semplificato e rafforzato, con un ruolo incisivo del governo e la tutela della funzione di equilibrio assegnata al Presidente della Repubblica. [...] Sono poi essenziali norme stringenti in materia di conflitto d’interessi, legislazione antitrust e libertà dell’informazione.

[...] A ogni livello istituzionale non sono accettabili emolumenti superiori alla media europea. Va approvata una riforma dei partiti, che alla riduzione del finanziamento pubblico affianchi una legge di attuazione dell’articolo 49 della Costituzione [...].

Lavoro
La nostra visione assume il lavoro come parametro di tutte le politiche. [...] Il primo passo da compiere è un ridisegno profondo del sistema fiscale che alleggerisca il peso sul lavoro e sull’impresa, attingendo alla rendita dei grandi patrimoni finanziari e immobiliari.

Quello successivo è contrastare la precarietà, rovesciando le scelte della destra nell’ultimo decennio e in particolare l’idea di una competitività al ribasso del nostro apparato produttivo [...].

Il terzo passo è spezzare la spirale perversa tra bassa produttività e compressione dei salari e dei diritti, aiutando le produzioni a competere sul lato della qualità e dell’in- novazione, punti storicamente vulnerabili del nostro sistema.

Quarto passo è mettere in campo politiche fiscali a sostegno dell’occupazione femminile, ancora adesso uno dei differenziali più negativi per la nostra economia, in particolare al Sud. [...] E' indispensabile alleggerire la distribuzione del carico di lavoro e di cura nella famiglia, sostenendo una riforma del welfare, politiche di conciliazione e condivisione e varando un programma straordinario per la diffusione degli asili nido.

Infine, [...] occorre una legge sulla rappresentanza che consenta l’esercizio effettivo della democrazia per chi lavora. Non possiamo consentire né che si continui con l’arbitrio della condotta di aziende che discriminano i lavoratori, né che ci sia una rappresentanza sindacale che prescinda dal voto dei lavoratori sui contratti.

Uguaglianza
[...] Esiste, da tempo oramai, un problema enorme di redistribuzione che investe il rapporto tra rendita e lavoro, mettendo a rischio i fondamenti del welfare.

[...] Per noi parlare di uguaglianza significa guardare la società con gli occhi degli “ultimi”, di coloro che per vivere faticano il doppio perché sono partiti da più indietro o da più lontano o perché sono persone con disabilità. [Per i] più giovani, il tema dell’uguaglianza [significa] parità delle condizioni di accesso alla formazione, al lavoro […].

[…] Il Mezzogiorno [deve stare] al centro dell’agenda [combattendo] sprechi e inefficienze con una nuova strategia nazionale d’intervento. […]

Infine, al capitolo dell’uguaglianza è legata a filo doppio la questione di una giustizia civile e penale al servizio del cittadino. […] Nella prossima legislatura il tema dovrà essere affrontato dal punto di vista della dignità e dei diritti di tutti e non più dei potenti alla ricerca d’impunità.

Libertà
[…] Il tema del merito non può essere contrapposto a quello dell’eguaglianza delle opportunità. […] Attraverso l’introduzione di misure più incisive, ciò deve valere nel campo delle professioni, della scuola e dell’università, dell’amministrazione pubblica e dell’impresa privata. […]

Consideriamo essenziali il rispetto della libertà e della responsabilità delle donne. Occorre superare gli aspetti giuridicamente insostenibili della legge 40 in materia di procreazione assistita e garantire piena applicazione alla legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza.

Su temi che riguardano la vita e morte delle persone, la politica deve coltivare il senso del proprio limite e il legislatore deve intervenire sempre sulla base di un principio di cautela e di laicità del diritto […assumendo] come riferimento i principi scolpiti nella prima parte della nostra Costituzione […].

Sapere
[…] Nei prossimi anni, se vi è un settore per il quale è giusto che altri ambiti rinuncino a qualcosa, è quello della ricerca e della formazione. Dalla scuola dell’infanzia e dell’obbligo alla secondaria e all’università: la sfida è avviare il tempo di una società della formazione lunga e permanente che non abbandoni nessuno lungo la via della crescita […] A fronte di questo impegno, garantiremo processi di riqualificazione e di rigore della spesa, avendo come riferimento il grado di preparazione degli studenti e il raggiungimento degli obiettivi formativi. […]

Nella prossima legislatura partiremo da un piano straordinario contro la dispersione scolastica, soprattutto nelle zone a più forte infiltrazione criminale, dal varo di misure operative per il diritto allo studio, da un investimento sulla ricerca avanzata nei settori trainanti e a più alto contenuto d’innovazione. […]

Sviluppo sostenibile
[…] Noi immaginiamo un progetto-Paese che individui grandi aree d’investimento, di ricerca, di innovazione verso le quali orientare il sistema delle imprese, nell’industria, nell’agricoltura e nei servizi. La qualità e le tipicità, mobilità sostenibile, risparmio ed efficienza energetica, le tecnologie legate alla salute, alla cultura, all’arte, ai beni di valore storico e alla nostra tradizione, l’agenda digitale. Bisogna inoltre dare più forza e prospettiva alle nostre piccole e medie imprese aiutandole a collegarsi fra loro, a capitalizzarsi, ad accedere alla ricerca e alla internazionalizzazione.

Beni comuni
Per noi salute, istruzione, sicurezza, ambiente, sono […] beni comuni – di tutti e di ciascuno – e definiscono il grado di civiltà e democrazia del Paese.

[…] Introdurremo normative che definiscano i parametri della gestione pubblica o, in alternativa, i compiti delle autorità di controllo a tutela delle finalità pubbliche dei servizi. […]

In questo disegno la maggiore razionalità e la valorizzazione del tessuto degli enti locali sono essenziali […]. Superare le duplicazioni, riqualificare la spesa, devono perciò accompagnarsi ad un nuovo e rigoroso investimento sul valore dell’autogoverno locale […] che a sua volta […] deve offrire spazi e occasioni alla sussidiarietà, alle forme di partecipazione civica, ai protagonisti del privato sociale e del volontariato.

Diritti
[…] Noi ci sentiamo al fianco della lotta di popoli interi per la difesa dei diritti umani, a iniziare da quelli delle donne. Crediamo sia compito dei democratici e dei progressisti affermare l’indivisibilità dei diritti -politici, civili e sociali- e di farlo valorizzando il principio costituzionale della laicità dello Stato.

Nel nostro caso questo significa l’impegno a perseguire il contrasto verso ogni violenza contro le donne […]. Sul piano dei diritti di cittadinanza, […] un bambino, figlio d’immigrati, nato e cresciuto in Italia, è un cittadino italiano. L’approvazione di questa norma sarà simbolicamente il primo atto che ci proponiamo di compiere nella prossima legislatura.

Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte costituzionale, per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico. È inoltre urgente una legge contro l’omofobia.

Siamo per il rispetto della vita umana e quindi vogliamo che la condizione dei detenuti sia rispettosa della Costituzione.

Responsabilità
[…] Le forze della coalizione, in un quadro di lealtà e civiltà dei rapporti, si dovranno impegnare a:
sostenere in modo leale e per l’intero arco della legislatura l’azione del premier scelto con le primarie; affidare a chi avrà l’onere e l’onore di guidare la maggioranza, la responsabilità di una composizione del governo snella, sottratta a logiche di spartizione e ispirata a criteri di competenza, rinnovamento e credibilità interna e internazionale;
vincolare la risoluzione di controversie relative a singoli atti o provvedimenti rilevanti a una vota- zione a maggioranza qualificata dei gruppi parlamentari convocati in seduta congiunta;
assicurare la lealtà istituzionale agli impegni internazionali e ai trattati sottoscritti dal nostro Paese, fino alla verifica operativa e all’eventuale rinegoziazione degli stessi in accordo con gli altri governi;
appoggiare l’esecutivo in tutte le misure di ordine economico e istituzionale che nei prossimi anni si renderanno necessarie per difendere la moneta unica e procedere verso un governo politico-economico federale dell’eurozona.


Il Popolo della Libertà - Silvio Berlusconi - ultimo aggiornamento 30/12/2012

Ecco i punti principali del programma elettorale del Popolo della Libertà, così come illustrato nella sezione "approfondimenti" del sito ufficiale del partito. Solo per alcuni di essi sono disponibili on line delle schede informative (http://www.slideshare.net/pdl-approfondimenti/presentations/):
Basta IMU
Eliminare l'IMU prima casa costerà circa 3 miliardi di euro, cifra ampliamente coperta dalle risorse che si libereranno, fin dal 2013, dalla riduzione della spesa per interessi sui titoli di Stato, come da nostra proposta di attacco al debito. Torneremo all'IMU come prevista nell'ambito del Federalismo Fiscale. Qui sono disponibili le schede informative uno, due e tre.

Basta Equitalia!

Basta oppressione fiscale!

Basta cattiva Europa!
Il Popolo della Libertà è favorevole all'unione bancaria (vigilanza della BCE su tutte le banche in Europa), economica (lancio di Eurobond, Stability Bond e Project Bond), di bilancio e politica (maggiore peso politico del Parlamento europeo ed elezione diretta del Presidente della Commissione a partire dal 2014) dell'Europa. Qui sono disponibili le schede informative uno, due, tre, quattro e cinque.

Basta statalismo! Basta burocrazia!

Si alla Giustizia giusta!

Si al Presidenzialismo!
Bisogna cambiare l'architettura costituzionale dello Stato. Il presidenzialismo è un grande fattore di unità nazionale e può rappresentare un contrappeso per un federalismo equilibrato e responsabile. Qui è disponibile la scheda informativa.

Si al Federalismo fiscale!
Un terzo della spesa pubblica ricade nella competenza degli enti territoriali. Bisogna completare il federalismo demaniale; superare il criterio della spesa storica nei trasferimenti dallo Stato agli enti territoriali; applicare i costi standard in sanità; introdurre l'inventario di fine mandato; armonizzare i criteri di redazione dei bilanci degli enti territoriali. Qui è disponibile la scheda informativa.

Si alla libertà di lavoro e di impresa!

Si alla nostra sovranità!

Lista Lavoro e Libertà (Giulio Tremonti) - ultimo aggiornamento 8/01/2013

Ecco i punti principali del manifesto-programma elettorale di Lista Lavoro Libertà, di Giulio Tremonti, così come illustrato nelle pagine on line del movimento (il progamma dettagliato è disponibile qui: http://www.listalavoroliberta.it/sito/download/Manifesto_Lista_Lavoro_e_Liberta.pdf)

Blocco Primo: "Compra-Italia"
Il debito pubblico italiano può e/o deve tornare in mani italiane per bloccare il ricatto speculativo esterno. Titoli pubblici esenti da ogni imposta presente e futura.

Blocco Secondo: Economia
Sezione Prima: credito, lavoro, protezione della nostra produzione, Legge Tremonti per chi fa investimenti, assunzioni, export. (vai al dettaglio)
Sezione Seconda: tasse e spesa pubblica (abbattimento IMU su prima casa, moratoria Equitalia, "Simple Tax", federalismo fiscale, ecc...). (vai al dettaglio)
Sezione Terza: libertà economica (vai al dettaglio)
Sezione Quarta: il Sud (Cassa del Mezzogiorno, Banca del Mezzogiorno, Fiscalità, ecc...) (vai al dettaglio)

Blocco Terzo: Ricerca, Medicina, Ambiente, ecc...
Ricerca e ambiente, la nuova medicina, adozione della parte ragionevole delle proposte del M5S, libri di scuola fermi per 5 anni. (vai al dettaglio)

Blocco Quarto: Democrazia e Società
Costo della politica: quarantena, generalizzazione dei referendum propositivi e consultivi, abbassamento a 16 anni della maggiore età, doppio voto elettorale ai giovani, adozione delle proposte liberali per la “rete” fatte dal “Piraten Partei”, innalzamento dal 5 al 7 per mille della contribuzione al volontariato, elezione diretta del Presidente della Repubblica. (vai al dettaglio)
Blocco Quinto: L'Europa
Referendum sull’Europa futura. (vai al dettaglio)


Verso la Terza Repubblica (Italia Futura, movimento di Luca Cordero di Montezemolo) - ultimo aggiornamento 31/12/2012

Ecco i punti principali del manifesto-programma elettorale di Verso la Terza Repubblica, di Luca Cordero di Montezemolo, così come illustrato nelle pagine on line del movimento (è disponibile, in forma più analitica, l’ “Agenda Italia 2013″  http://www.italiafutura.it/allegatidef/AI20132115113.pdf ):

Per uscire dalla crisi italiana è urgente aprire una stagione di riforme di ispirazione democratica, popolare e liberale [...] in continuità con quanto di meglio ha realizzato il governo guidato da Mario Monti [...].

La Seconda Repubblica, che si sta dissolvendo, lascia una pesantissima eredità di sfiducia nelle istituzioni e di distacco tra le stesse istituzioni e i cittadini. [...]  Questa situazione richiede un urgente e radicale cambiamento della politica e una sua estesa apertura alla società civile [...].

Crediamo che i cittadini italiani meritino un'Italia migliore, che ispiri fiducia, prenda sul serio ogni legittimo desiderio di benessere, non abbandoni nessuno. È indispensabile recuperare la speranza e attivare risorse e pensiero contro la lettura vittimista del nostro presente e del nostro futuro. Nel nostro paese da troppo tempo non si riescono a mobilitare le passioni e le idee e istituzioni ingessate hanno perso la loro funzione vitale.

Crediamo che il nostro paese non sia condannato a vivere di furbizie ed espedienti ma possa prosperare sui propri talenti e le proprie virtù, scommettendo sul potenziale di chi è attualmente escluso dalle opportunità di crescita e sviluppo a partire dai giovani e dalle donne.

[...] È indispensabile abbandonare definitivamente l'idea e la pratica di uno Stato pervasivo ma inefficiente. [...] Occorre restituire dignità al lavoro sia come servizio pubblico che come intrapresa privata, tornare a considerare i cittadini singoli e associati e le famiglie come protagonisti e responsabili del bene comune e tutelare i più deboli.

[...] Rispondere subito alla crisi di fiducia dei cittadini verso le istituzioni rafforzando i processi democratici e la loro trasparenza, contrastando la corruzione, potenziando la vigilanza sui conflitti di interesse [...].

Crediamo nel valore della coesione sociale e riteniamo necessaria una profonda riforma del modello di welfare, come generatore di opportunità e strumento di promozione umana.

Crediamo che il ritorno alla crescita dell'economia italiana possa venire soprattutto dalla riduzione della pressione fiscale, premiando il lavoro, la produzione e la cultura come i fondamentali motori di sviluppo della nazione. 

L'Italia può e deve tornare [...] ad essere un territorio accogliente per l'impresa e gli investimenti, accettando la sfida dell'internazionalizzazione e dell'innovazione e rafforzando i legami di cooperazione tra lavoratori e imprenditori. 

[...] La politica italiana deve abbandonare ogni provincialismo e darsi una visione del proprio ruolo nel futuro, investendo sull'unità europea quale via maestra per affrontare i problemi del XXI secolo.

Su queste basi rivolgiamo un appello alle realtà associative, ai movimenti civici e alle personalità della società civile affinché partecipino insieme a noi ad una giornata di riflessione pubblica sulla ricostruzione civile dell'Italia.

Un incontro rivolto anche agli amministratori locali, nella convinzione che la più profonda esigenza di rinnovamento della politica non passi attraverso la furia distruttiva dell'antipolitica.

Un incontro aperto a tutti gli italiani che, provenendo da culture e tradizioni diverse, condividano convinzioni e fiducia nel futuro del nostro paese ponendo argine ai populismi di destra e di sinistra.

Fermare il Declino - Oscar Giannino

Disponibile sul web i dieci punti qui sotto elencati e per ognuno dei dieci punti i relativi approfondimenti  (http://www.fermareildeclino.it/10proposte)
1 Ridurre l'ammontare del debito pubblico. E' possibile scendere rapidamente sotto la soglia simbolica del 100% del PIL anche attraverso alienazioni del patrimonio pubblico, composto sia da immobili non vincolati sia da imprese o quote di esse.
2 Ridurre la spesa pubblica di almeno 6 punti percentuali del PIL nell'arco di 5 anni. La spending review deve costituire il primo passo di un ripensamento complessivo della spesa, a partire dai costi della casta politico-burocratica e dai sussidi alle imprese (inclusi gli organi di informazione). Ripensare in modo organico le grandi voci di spesa, quali sanità e istruzione, introducendo meccanismi competitivi all’interno di quei settori. Riformare il sistema pensionistico per garantire vera equità inter—e intra—generazionale.
3 Ridurre la pressione fiscale complessiva di almeno 5 punti in 5 anni, dando la priorità alla riduzione delle imposte sul reddito da lavoro e d'impresa. Semplificare il sistema tributario e combattere l'evasione fiscale destinando il gettito alla riduzione delle imposte.
4 Liberalizzare rapidamente i settori ancora non pienamente concorrenziali quali, a titolo di esempio: trasporti, energia, poste, telecomunicazioni, servizi professionali e banche (inclusi gli assetti proprietari). Privatizzare le imprese pubbliche con modalità e obiettivi pro-concorrenziali nei rispettivi settori. Inserire nella Costituzione il principio della concorrenza come metodo di funzionamento del sistema economico, contro privilegi e monopoli d'ogni sorta. Privatizzare la RAI, abolire canone e tetto pubblicitario, eliminare il duopolio imperfetto su cui il settore si regge favorendo la concorrenza. Affidare i servizi pubblici, incluso quello radiotelevisivo, tramite gara fra imprese concorrenti.
5 Sostenere i livelli di reddito di chi momentaneamente perde il lavoro anziché tutelare il posto di lavoro esistente o le imprese inefficienti. Tutti i lavoratori, indipendentemente dalla dimensione dell'impresa in cui lavoravano, devono godere di un sussidio di disoccupazione e di strumenti di formazione che permettano e incentivino la ricerca di un nuovo posto di lavoro quando necessario, scoraggiando altresì la cultura della dipendenza dallo Stato. Il pubblico impiego deve essere governato dalle stesse norme che sovrintendono al lavoro privato introducendo maggiore flessibilità sia del rapporto di lavoro che in costanza del rapporto di lavoro.
6 Adottare immediatamente una legislazione organica sui conflitti d'interesse. Imporre effettiva trasparenza e pubblica verificabilità dei redditi, patrimoni e interessi economici di tutti i funzionari pubblici e di tutte le cariche elettive. Instaurare meccanismi premianti per chi denuncia reati di corruzione. Vanno allontanati dalla gestione di enti pubblici e di imprese quotate gli amministratori che hanno subito condanne penali per reati economici o corruttivi.
7 Far funzionare la giustizia. Riformare il codice di procedura e la carriera dei magistrati, con netta distinzione dei percorsi e avanzamento basato sulla performance; no agli avanzamenti di carriera dovuti alla sola anzianità. Introdurre e sviluppare forme di specializzazione che siano in grado di far crescere l'efficienza e la prevedibilità delle decisioni. Difendere l'indipendenza di tutta la magistratura, sia inquirente che giudicante. Assicurare la terzietà dei procedimenti disciplinari a carico dei magistrati. Gestione professionale dei tribunali generalizzando i modelli adottati in alcuni di essi. Assicurare la certezza della pena da scontare in un sistema carcerario umanizzato.
8 Liberare le potenzialità di crescita, lavoro e creatività dei giovani e delle donne, oggi in gran parte esclusi dal mercato del lavoro e dagli ambiti più rilevanti del potere economico e politico. Non esiste una singola misura in grado di farci raggiungere questo obiettivo; occorre agire per eliminare il dualismo occupazionale, scoraggiare la discriminazione di età e sesso nel mondo del lavoro, offrire strumenti di assicurazione contro la disoccupazione, facilitare la creazione di nuove imprese, permettere effettiva mobilità meritocratica in ogni settore dell’economia e della società e, finalmente, rifondare il sistema educativo.
9 Ridare alla scuola e all'università il ruolo, perso da tempo, di volani dell'emancipazione socio-economica delle nuove generazioni. Non si tratta di spendere di meno, occorre anzi trovare le risorse per spendere di più in educazione e ricerca. Però, prima di aggiungere benzina nel motore di una macchina che non funziona, occorre farla funzionare bene. Questo significa spendere meglio e più efficacemente le risorse già disponibili. Vanno pertanto introdotti cambiamenti sistemici: la concorrenza fra istituzioni scolastiche e la selezione meritocratica di docenti e studenti devono trasformarsi nelle linee guida di un rinnovato sistema educativo.Va abolito il valore legale del titolo di studio.
10 Introdurre il vero federalismo con l'attribuzione di ruoli chiari e coerenti ai diversi livelli di governo. Un federalismo che assicuri ampia autonomia sia di spesa che di entrata agli enti locali rilevanti ma che, al tempo stesso, punisca in modo severo gli amministratori di quegli enti che non mantengono il pareggio di bilancio rendendoli responsabili, di fronte ai propri elettori, delle scelte compiute. Totale trasparenza dei bilanci delle pubbliche amministrazioni e delle società partecipate da enti pubblici con l'obbligo della loro pubblicazione sui rispettivi siti Internet. La stessa "questione meridionale" va affrontata in questo contesto, abbandonando la dannosa e fallimentare politica di sussidi seguita nell'ultimo mezzo secolo.






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