giovedì 14 febbraio 2013

Il Popolo delle Libertà - Adriano Ritossa

Adriano Ritossa, capogruppo PDL in consiglio comunale di Staranzano, già consigliere regionale del FVG, consigliere comunale di Monfalcone, ecc.

1) PERCHE’ I GIOVANI DEVONO ANDARE A VOTARE. SEMPLICE perché a livello nazionale c’è una OLIGARCHIA che decide ossia quella decina di SEGRETARI NAZIONALI (OLIGARCHI) che decidono di fatto chi mettere in lista, in quale posizione della lista, ovveri chi e quanti
devono venir eletti.  Per combattere questa situazione tutti dovrebbero andare a votare magari gratificando liste all’interno della coalizione, dimostrando in tal modo la mobilità dell’elettorato non sempre disposto a seguire quanto pedissequamente ordinato.

2) PUNTI QUALIFICANTI.  La scelta delle priorità spettano agli elettori che devono saper distinguere tra promesse demagogiche irrealizzabili ma populiste e quelle dettate dalle possibilità economiche e sociali.  Il giovane deve saper porsi delle domande razionali: con le risorse finanziarie in essere dove queste dovrebbero essere indirizzate all’interno del ventaglio di possibilità concrete? Quali sono quelle attuabili immediatamente?
Gli elettori si esprimono con il voto ma contemporaneamente come opinione pubblica hanno a loro disposizione una vasta gamma di possibilità di espressione e condizionamento, tali da far indirizzare le scelte verso obiettivi da essi determinati, se ragionevoli.

3) PROGRAMMA CHE SI DIFFERENZIA DA ALTRI.. Abituarsi a ragionare con il proprio cervello, fare paragoni, raffronti con altre realtà politiche, possibilmente più evolute e non arrendersi innanzi al sopruso. Ai giovani, specie se si avvicinano al voto per la prima volta, penso sia utile rammentare una citazione dell’ingegnere-filosofo Vilfredo PARETO: “A chi ti combatte con la ragione, rispondi con la ragione; a chi usa mezzi indegni della scienza, rispondi coll’ironia e lo scherno”.  ed ancora tratta da una lettera scritta a Losanna il 12.01.1898 indirizzata all’amico Pantaleoni: “ Quando tutti piegano di fronte ai prepotenti; è dovere per chi è  indipendente di alzare la testa e di rendere colpo su colpo”  Questo per indicare ai giovani non ancora colti dalla malattia dell’assenteismo e dell’indifferenza, che la società  può  e deve essere migliorata se tutti danno il loro piccolo e modesto contributo: può essere anche il solo voto ma sia ragionato.

1 commento:

  1. Grazie Adriano,
    Condivido che bisogna scegliere con la propria testa, raffrontando le proposte e le posizioni. Per questo mi piacerebbe che qualcuno dei candidati del tuo partito presentino brevemente i punti che ritengono caratterizzino il loro programma e quali i punti che li differenziano dai programmi degli altri partiti. Riusciamo a coinvolgere qualcuno?
    Giovanni Dean

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